Famiglie, operai e imprese ben presto si ritroveranno faccia a faccia con tutti atti prorogati dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, un pacchetto fatto di: rinvii accavallati, pagamenti ammassati, avvisi di accertamenti, pignoramenti, liquidazione e atti di pagamento pronti per essere notificati. Appare più che arduo il compito del Presidente Mario Draghi (se la maggioranza lo appoggia), dovrà tirare fuori l’Italia dall’emergenza sanitaria da Covid-19, sbrogliare i ristori innescati dal Governo Conte, affrontare il nodo della riforma fiscale, la gestione dell'ex Equitalia tra cui rientrano la Rottamazione Ter, Saldo e Stralcio e le nuove cartelle di pagamento.
Rottamazione ter Saldo e stralcio e cartelle a breve milioni di contribuenti dovranno fare i conti con la notifica massiccia di 50 milioni di atti e pagamenti con scadenze perentorie. Abbiamo assistito a un rimbalzo di proroghe di appena un mese senza interventi decisi, il che sta portando a incanalare tutti i debiti nel mese di marzo. In tutto connesso a una crisi di Governo sorta in uno dei momenti più delicati della storia italiana. Dormienti sul tavolo dossier bollenti da cui dipendente il futuro del nostro Bel Paese, tra cui il nodo imponente penzola sull’ex Equitalia, fatto da rinvii accavallati, pagamenti ammassati, avvisi di accertamenti, pignoramenti, liquidazione e atti di pagamento pronti per essere notificati.
Appare più che arduo il compito del Presidente Mario Draghi (se la maggioranza lo appoggia), dovrà tirare fuori l’Italia dall’emergenza sanitaria da Covid-19, sbrogliare i ristori innescati dal Governo Conte, affrontare il nodo della riforma fiscale, la gestione delle cartelle esattoriali e molto altro ancora.
Il presidente Draghi la sorpresa vincente?
Il successo (forse) inaspettato è arrivata già nei primi giorni di annuncio del cambio di rotta. Il Presidente Draghi ha affascinato nell’immediato la fiducia dei mercati, conquistando una sferzata d’aria fresca. Uno Spread che viaggia sotto i 100 punti e le borse che volano spedite da giorni. Il mercato punta sul cambiamento dell’esecutivo. Il Paese sembra pronto per uscire dalla sala rianimazione chiamato alla ripartenza. Eppure, nulla è ancora chiaro sulla Rottamazione quater, nuovo Saldo e stralcio e mini condono. Per il momento, le scadenze del mese di marzo sono diverse, vediamole insieme.
La pace fiscale pronta all’incasso
Famiglie, operai e imprese ben presto si ritroveranno faccia a faccia con tutti atti prorogati dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. I contribuenti dovranno fare i conti con 34 milioni di competenza dell’ex Equitalia, un pacchetto di 16 milioni spartito tra accertamenti, notifica degli avvisi di liquidazione delle dichiarazioni fiscali e così via. Nel decreto Ristori quater, ossia nel decreto Legge n. 157/2020 si è agito sulla proroga della Rottamazione Ter e Saldo e stralcio fissata come ultimo termine perentorio entro la data del 1° marzo 2021. Si è intervenuto sulle rate decadute nello scorso anno (2020) su cui già in precedenza si era operato con una proroga fissata per la data del 10 dicembre 2020 (decreto rilancio decreto Legge n. 34/2020). In poche parole tutte le scadenze si stanno accavallando una sull’altra. Il che darà seguito a un’onda anomala di debiti dalle dimensioni epocali. Per il mese di marzo è previsto un ingorgo fiscale abnorme composto da 8 rate tra cui Rottamazione ter e Saldo e Stralcio. Insomma, l’intero pacchetto della pace fiscale chiama a pagare milioni di contribuenti. Non è prevista alcuna perdita delle agevolazioni della definizione agevolata se vengono regolarizzate le rate non pagate del 2020 entro e non oltre il 1° marzo 2021. Discorso diverso investe i contribuenti decaduti dalla prima Rottamazione e Rottamazione Bis.
Il vice ministro all’Economia Laura Castelli ha spiegato come dovrebbe muoversi il Governo sul fronte fisco. In primis, agire sul magazzino partendo da un mini condono dei ruoli inesigibili pre 2015. Una Rottamazione quater per i debiti iscritti a ruoli nel periodo compreso dal 2016 e sino al 2019. Un nuovo Saldo e stralcio per i debiti esattoriali decaduti per morosi incolpevoli 2020/2021. Sulle nuove cartelle esattoriale in fase di generazione 2021, dovrebbe operare uno sconto extra su sanzioni e interessi.
Cartelle di pagamento, proroga, notifiche, avvisi di accertamento e pignoramenti
Nel decreto Legge n. 7/2021 è presente la proroga al 28 febbraio 2021 degli atti tributari e non come stabilito nel decreto Rilancio all’articolo 157. Tutte le entrate tributarie e non, affidate all’Agenzia delle Entrate – Riscossione provenienti dalle cartelle esattoriali di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito sono rinviate alla data del 28 febbraio 2021. Per i comuni rientranti nella “zona rossa” il differimento dal 28 febbraio decorre dal 31 marzo 2021 (DPCM 1° marzo 2020). Le cartelle esattoriali recenti non ancora notificate, gli atti di riscossione, pignoramenti su stipendi e pensioni sono sospesi sino alla data del 28 febbraio 2021. Dal 1° marzo 2021 partono le azioni del recupero del credito dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione per i debiti pregressi iscritti a ruolo.
Rottamazione-ter: ultima chance per le rate del 2020 non regolarizzate
Col decreto Rilancio si è agito sul differimento della Rottamazione ter spostando alla data del 10 dicembre 2020, col decreto Ristori si è intervenuti di nuovo sul fronte proroghe rinviando la regolarizzazione delle rate decadute nel 2020 alla data fissata per il 1° marzo 2021. I contribuenti che hanno rispettato le scadenze della Rottamazione Ter pagando puntualmente le rate di competenza del 2019, il tardivo o mancato pagamento delle rate di decadute nel 2020 non implica la perdita dei benefici connessi alla Definizione agevolata, purché vengano pagate entro il termine perentorio fissato per il 1° marzo 2021. Per tale motivo, non è ammessa alcuna tolleranza, non sono previsti i 5 giorni d'indulgenza così come disposto dall’articolo 3 del decreto Legge n. 119 del 2018. Attenzione! Per la data del 1° marzo 2021 il contribuente è tenuto al pagamento della prima rata della Rottamazione ter corrispondente all’anno 2021. In mancanza di pagamento, insufficiente o irregolare si perdono i benefici della Definizione agevolata. In questo caso, le somme pagate vengono considerate dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione a titolo di acconto sul debito dovuto iscritto a ruolo. Il contribuente deve pagare l’importo presente nella “comunicazione delle somme dovute”. È possibile scaricare i bollettini di pagamento dal sito dedicato all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, entrare nell’apposita area riservata e richiedere un duplicato. I contribuenti decaduti dalla Rottamazione Ter per il 2019 per mancato, tardivo o insufficiente regolarizzazione delle rate scadute, possono avvalersi delle nuove disposizioni presenti nel decreto Rilancio richiedendo una rateizzazione delle somme dovute, dietro presentazione di regolare domanda. Lo stesso discorso vale per i contribuenti decaduti dalla prima Rottamazione e Rottamazione bis.
Saldo e stralcio: come regolarizzare le rate del 2020
Come nel paragrafo precedente, anche per il Saldo e stralcio il contribuente viene chiamato a regolarizzare i pagamenti delle rate decadute nel 2020, entro la data perentoria del 1° marzo 2021 (decreto Ristori). I contribuenti che hanno rispettato le scadenze del Saldo e stralcio pagando puntualmente le rate di competenza del 2019, il tardivo o mancato pagamento delle rate di decadute nel 2020 non implica la perdita dei benefici connessi alla Definizione agevolata, purché vengano pagate entro il termine perentorio fissato per il 1° marzo 2021. Per tale motivo, non è ammessa alcuna tolleranza, non sono previsti i 5 giorni di margine di pagamento, così come disposto dall’articolo 3 del decreto Legge n. 119 del 2018. Attenzione! In mancanza di pagamento, insufficiente o irregolare, ossia per tutte le circostanze che si verificano dopo la data del 1° marzo 2021 la Definizione agevolata non viene considerata perfezionata. In questo caso, le somme pagate vengono considerate dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione a titolo di acconto sul debito dovuto iscritto a ruolo. Il contribuente deve pagare l’importo presente nella “comunicazione delle somme dovute”. È possibile scaricare i bollettini di pagamento dal sito dedicato all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, entrare nell’apposita area riservata e richiedere un duplicato. I contribuenti decaduti dal Saldo e stralcio per mancata, tardiva o insufficiente regolarizzazione delle rate scadute nel 2019, possono avvalersi delle nuove disposizioni presenti nel decreto Rilancio richiedendo una rateizzazione delle somme dovute, dietro presentazione di regolare domanda.